Il progetto I ART Madonie prevede una strategia di sistema da attuare nel territorio della città metropolitana di Palermo, grazie all’implementazione di un’unica progettualità condivisa e sinergica che riguarda il territorio delle Madonie, per un totale di 18 Comuni coinvolti.
Il progetto capitalizza gli straordinari risultati realizzati grazie ad una sua prima implementazione nel 2015 con i fondi della misura 3.1.3.3. del PO FESR 2007-2013, con cui si sono già attivati 23 centri culturali polivalenti nel territorio siciliano, ed è sostenuto da una rete di circa 100 Comuni siciliani e da Ministeri della Cultura e Commissioni Nazionali UNESCO di 10 Paesi Mediterranei, a cui saranno trasferiti i risultati (per maggiori info vedasi www.i-art.it).
Il territorio coinvolto
Il progetto coinvolge 18 Comuni delle Madonie, un sistema territoriale fortemente identitario e legato all’omonimo Parco e dorsale montuosa. I centri abitati dell’ambito, trasmettono valori e qualità frutto di lunghe stratificazioni storiche che, intrecciandosi con le peculiarità ambientali e paesaggistiche, offrono oggi una densa ricchezza che si esprime anche nel patrimonio culturale materiale e immateriale. I ART pone l’attenzione sui punti di forza del territorio, avviando un percorso di sviluppo che mira a ridurre la marginalità del contesto e riconfigurarlo come sistema creativo e attrattivo.
I partners


















Il partenariato pubblico-privato intende avviare un processo di rigenerazione e riqualificazione del territorio dei 18 Comuni interessati, avviando un percorso integrato e orientato allo sviluppo sostenibile
Obiettivi
Gli obiettivi del progetto sono:
- rigenerazione urbana dei borghi aderenti e creazione del sistema culturale diffuso delle Madonie
- miglioramento della qualità del decoro urbano
- potenziamento delle prestazioni e dei servizi di scala urbana, tra i quali lo sviluppo di pratiche del terzo settore per l’inclusione sociale
- adeguamento delle infrastrutture destinate ad attività e servizi sociali e culturali, educativi e didattici: su 9 dei 18
edifici interessati dal progetto, verranno realizzati interventi di ristrutturazione e di adeguamento al fine di renderli funzionali alla nuova destinazione d’uso.
Detti obiettivi si coglieranno attraverso l’attivazione di azioni integrate che vedono la realizzazione e messa in rete di Centri Culturali Polivalenti allestiti con attrezzature multimediali e contenuti immersivi; la creazione di reti e networking, come la piattaforma MILLEPERIFERIE per la messa a sistema di progetti di rigenerazione urbana delle periferie; l’avvio di laboratori e attività di orientamento per l’animazione territoriale e lo sviluppo di competenze; la realizzazione di interventi di street art e arte urbana con il coinvolgimento di centinaia di artisti internazionali; lo sviluppo di azioni di comunicazione e marketing.
Attività
- Rifunzionalizzazione e allestimento multimediale di Centri Culturali Polivalenti;
ATTIVITA’ 2: LA RETE CULTURA PER LE PERIFERIE
- Azioni di networking e promozione di attività di rete per le periferie
ATTIVITA’ 3: ORIENTAMENTO E LABORATORI
- Sviluppo di percorsi di orientamento e laboratori su temi legati alla rigenerazione sostenibile delle periferie
ATTIVITA’ 4: INTERVENTI DI ARTE URBANA PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLE PERIFERIE
- Realizzazione di opere di street art e arte urbana digitale fruibili in realtà aumentata
ATTIVITA’ 5: COMUNICAZIONE E MARKETING CULTURALE
- Azioni di comunicazione web, social e produzione di contenuti
Risultati attesi
I principali risultati attesi sono i seguenti:
- Rivitalizzazione e rigenerazione dei Comuni aderenti
- Messa in rete dei 18 CCP e strutturazione di forum permanenti per la formulazione di adeguate politiche di sviluppo e valorizzazione, con il coinvolgimento attivo e partecipato delle comunità
- Incremento delle condizioni di vivibilità e di attrazione nei confronti dei non residenti grazie alle attività poste in essere con i CCP ed alle azioni di Urban Art;
- Recupero, secondo tecniche di bioarchitettura, ed efficientamento energetico delle strutture edilizie esistenti nelle periferie e loro rifunzionalizzazione con attività culturali, turistiche, didattiche e sociali.